Caro Socio,
la normativa ECM ha subito in questi anni diverse proroghe, correzioni, integrazioni prima di entrare definitivamente a regime.
Non tutti noi abbiamo seguito con la dovuta attenzione tale percorso e controllato la personale posizione. Pochi di noi, infatti, sanno che:
- 150 crediti sono dovuti per il triennio 2014-2016, e scadono a fine dicembre
- 75 crediti del 2017 possono andare a compensazione nel triennio 2014-2016 per colmare eventuali lacune
- se risulti in regola per il triennio 2014-2016, nel triennio successivo 2017-2019 te ne saranno richiesti solo 120 invece di 150, e cosi via.
Di certo è che il ministro Lorenzin ha prorogato fino al 31 dicembre 2017 il termine ultimo per acquisire i 150 crediti ECM dovuti per il triennio 2014-2016.
Oltre questa data non sarà più possibile sommare crediti per il detto triennio e non ci saranno margini di flessibilità per i ritardatari.
Chi non sarà in regola, cioè non ne avrà acquisiti almeno 150, si vedrà inserito nella black list. La certificazione ECM non rappresenta solo un requisito fondamentale da un punto di vista deontologico, ma è decisiva per la retribuzione e per la carriera.
Il raggiungimento degli obiettivi ECM, infatti, condiziona non solo gli scatti contrattuali dopo 5 e 15 anni, ma anche la valutazione dei dirigenti delle strutture complesse e l’impossibilità a ricoprire incarichi in enti pubblici e privati.
Inoltre la mancata certificazione può essere presa in considerazione anche nei procedimenti giudiziari.